Per questo Carnevale non possono mancare le frappe. Rigorosamente fritte, piene di bolle e leggere. L’unica ricetta che le fa uscire alla perfezione è quella de “i cenci dell’Artusi“. Ricetta storica, semplice con pochi ingredienti, ma con un solo accorgimento: per avere tutte le bollicine, la sfoglia deve essere molto sottile. E qui ci aiutiamo con la macchinetta “nonna Papera” oppure tanto tanto olio di gomito.
Regione che vai, dolce che trovi. Infatti ogni regione ha la sua ricetta, il suo nome e i suoi ingredienti segreti. Dalle frappe alle chiacchiere, passando per cenci o bugie, quello che unisce la nostra penisola a Carnevale è il fritto. Perché sappiamo che al forno è più salutare, e io spesso sono la prima a prediligere questo tipo di cottura, ma ci sono dei cibi che passandoli al forno perdono la loro sacralità e le frappe o cenci dell’Artusi sono uno di questi. Spalancate le finestre che oggi si frigge, seguitemi in cucina.
Frappe o cenci dell’Artusi di Carnevale
Ingredienti:
- 240 gr di farina forte (circa 300 w)
- 20 gr di zucchero
- 20 gr di burro a temperatura ambiente
- 2 uova a temperatura ambiente
- pizzico di sale
- scorza di arancia grattugiata
- liquore forte tipo grappa o mistrà 2 cucchiai pieni
- olio per friggere
- zucchero a velo per decorare
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Procedimento con planetaria:
- Mettere tutti gli ingredienti in una planetaria e, con il gancio a foglia, impastare fino ad avere un composto omogeneo.
- Sostituire il gancio a foglia e mettere quello a uncino per impasti. Lavorare fino ad ottenere una palla liscia e priva di grumi o crepe
- Far riposare il composto per 30 minuti coperto con pellicola, fuori dal frigo
Procedimento a mano:
- Fare la classica fontana di farina, mettere al centro le uova, lo zucchero, il sale, il burro e la scorza di arancia. Il liquore invece non deve andare a contatto con le uova, quindi metterlo sui lati
- Impastare energicamente fino ad avere un composto liscio e compatto
- Far riposare per 30 minuti coperto con pellicola
Dopo il riposo:
- Dividere il composto in 4 parti e stendere con l’aiuto della macchina per la pasta, partendo dallo strato più spesso fino ad arrivare almeno al n.4, se riuscite anche il successivo, ma la pasta non deve rompersi
- Scaldare l’olio a circa 170 gradi. Se non avete un termometro, immergendo uno spiedino di legno, appena alla base farà delle bollicine l’olio è pronto
- Tagliare i cenci dell’Artusi con una rotella per la pasta
- Friggere una o due pezzi per volta, per pochi secondi e mantenendo costante la fiamma sotto l’olio
- Scolare su carta assorbente per fritti e, una volta freddi decorare i cenci dell’Artusi con dello zucchero a velo.
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